Lunedì 6 maggio 2019 Munizioniere Palazzo Ducale Genova

Alla fine del suo libro “Vocazione” (1982) don Gianni scriveva: “Ciò che ho voluto dire non è quello di aver vissuto un’avventura straordinaria, ma semmai di aver vissuto in modo singolare una realtà comune. Dio corre sulle strade di ogni uomo, è impossibile non incontrarlo, anche se è difficile accompagnarlo. Dio è un seduttore: ciò è stato detto solennemente da Geremia, ma era del resto implicito in tanti miti antichi, certo non privi di una loro sapienza mistica. Chiunque è entrato nella sua strada ha perso il proprio mondo. Certamente lo ha rimpianto. Ma se ha giocato lealmente (e Dio è un giocatore leale) riesce a vedere il gioco di Dio. Che è la stessa cosa della vita.”

A distanza di dieci anni dalla sua morte e a oltre 35anni dalle pagine del libro, le sue parole sembrano non perdere il fascino della prima lettura e mantengono la loro capacità di scavare nel profondo di chi legge. A molte persone don Gianni ha aperto la mente e il cuore, ha permesso di leggere la verità dentro a sé stessi e proseguire nel difficile cammino della vita.

Ugualmente, con la lucidità che soltanto lo Spirito può concedere affermava che “L’Occidente come civiltà è in crisi; ma questa crisi sta aprendo una novità da tempo attesa, come la hegeliana nottola di Minerva che si alza sul far della sera. I tempi della ricostituzione, sulla base dello stato di emergenza dell’identità occidentale, non sono prevedibili, ma una cosa è certa: la crisi permanente in cui l’Occidente ha sempre versato, oggi sta riacquistando coloriture rosso sangue, troppo evidenti per poterle nascondere…” (2006) e “con la crisi della società globale emergono gli stati nazionali.

L’Europa stessa riesce ad affrontare la crisi ricorrendo all’unica categoria esistente, che è l’interesse nazionale. … (2009) “Il Papa potrà, nel tempo, e secondo alcuni passaggi certamente imprevedibili, ridefinire l’identità della Cristianità e con essa, quella dell’Occidente. La salvezza verrà, ancora una volta, dall’imprevisto storico. E riguarderà tutti noi occidentali. “ (2006).

Un pensiero che travalicala semplice razionalità e arriva a intuizioni inaspettate e imprevedibili, che aprono scenari sul futuro della nostra storia. Ancora ora. Gli scritti di don Gianni sono un legato prezioso, ancora troppo poco capito e valorizzato. Con questo incontro vogliamo ricordare la figura straordinaria di don Gianni che ha saputo lasciare un’impronta particolarissima e universale nella storia individuale di molte persone, nella storia di Genova e, certamente, nella storia nazionale.

Don Gianni Baget Bozzo tra MISTICA e POLITICA

RELATORI E MODERATORI

Luigi ACCATTOLI
Giornalista e scrittore

Luigi AMICONE
Giornalista e consigliere comunale di Milano eletto in Forza Italia

 

Anna BONO
Docente Università di Torino

 

Stefania CRAXI
Senatrice della Repubblica

Alessandro GIANMOENA
Direttore del periodico online “ragionpolitica.it”

 

Paolo LINGUA
Giornalista

Bruno ORSINI
Medico psichiatra e politico

Massimo ROSOLINI
Architetto e politico

 

Sergio SIMONETTI
Monsignore – Officiale presso la Congregazione delle cause dei santi

Alberto VIAZZI
Giornalista RAI

 

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